Da Palazzo Madama al Valentino. Torino e Gozzano

STUDI SULLA LETTERATURA DEL PRIMO NOVECENTO IN PIEMONTE

Ho raccolto in questo volume vari studi dedicati ad autori del primo Novecento piemontese pubblicati negli anni precedenti in varie occasioni, aggiungendovi il saggio iniziale che dà il titolo al volume, che è inedito. Il libro comprende undici saggi, ed è diviso in quattro parti:
Gozzano e dintorni: Da Palazzo Madama al Valentino. Torino e Gozzano – “Addio Giovinezza!” ovvero il fascino di ciò che non c’’e più – Le “Faville “ di Sandro Camasio
Giovanni Camerana tra poesia e pittura: Il “lascito Camerana”: da Fontanesi a Camerana al Museo Civico di Torino – Percorso figurativo di un poeta: Camerana e i suoi rapporti con la pittura di Fontanesi
Enrico Thovez, un torinese guastafeste: Un’immagine di Thovez prosatore: Dai “Mimi dei moderni” alla “Ruota di Issione” – Lettura del “Pastore” di Thovez – Ancora su Thovez. Il poeta
Pavese, tra vita e letteratura : Pavese scrittore di lettere – “Il mare” ovvero la Langa ritrovata – Pavese, la guerra, la fede: per una lettura autobiografica della “Casa in collina”.

Da Gozzano a Pavese, il libro ripercorre alcuni dei momenti e delle figure più significativi della letteratura del primo Novecento in Piemonte. La prima parte, con lo studio di apertura, che dà il titolo al volume, si sofferma sulle varie e mutevoli manifestazioni e presenze che nella pagina creativa di Guido Gozzano assume Torino, dalla città crepuscolare e liberty a quella festosa e fastosa dell’Esposizione del 1911, a quella immaginata attraverso la storia; e quindi su due dei più vividi e popolari satelliti della Torino “gozzaniana”, Camasio e Oxilia. La seconda parte è dedicata a Giovanni Camerana, forte e tormentato poeta scapigliato, ed in particolare ai suoi rapporti, biografici e artistici, con il pittore Antonio Fontanesi. Enrico Thovez, è il protagonista della terza parte: personaggio singolare, critico e saggista coltissimo ed imprevedibile, la sua opera si staglia tra romantici abbandoni e soprassalti polemici contro lo sfondo della Torino tra i due secoli. Infine, il volume si chiude con tre saggi dedicati a Cesare Pavese, che, nella data del cinquantenario della morte, cercano di mettere in luce alcuni aspetti della personalità poetica ed umana di questo scrittore sempre molto amato: attraverso una lettura “letteraria” dell’epistolario, nell’analisi di uno dei suoi racconti “langaroli” più perfetti, Il mare, nel dissidio politico e nella crisi religiosa che lo angustiarono durante il difficile periodo della guerra di Liberazione e che sono riflessi nel romanzo La casa in collina.