Un’Educazione Torinese

E’ un romanzo breve ambientato nella Torino del 1902, l’anno dell’Esposizione d’arte decorativa moderna, dalla trama semplicissima: Enrico, un critico d’arte e giornalista alla “Stampa”, impegnato nell’organizzazione della grande Esposizione d’arte decorativa, vive nello spazio di quel 1902 due brevi storie d’amore, con una sartina, Lucetta, e con Geneviève , moglie di un uomo politico romano. E’ un romanzo “storico” nel senso che compaiono anche se celati sotto altro nome personaggi reali della Torino di quel tempo da Francesco Pastonchi ad Alfredo Frassati ad Ernesto Ragazzoni sino allo stesso protagonista, Enrico Bussi, che riflette i tratti umani ed intellettuali del critico e poeta Enrico Thovez. Ma soprattutto ho cercato di ricostruire quella Torino 1902, ed in particolare l’evento centrale di quell’anno che fu la grande Esposizione Internazionale dì Arte Decorativa Moderna che si tenne al Valentino da maggio novembre. Questa esposizione fu davvero un avvenimento assai significativo per Torino ma non solo per Torino in quanto è rimasta come una delle manifestazioni più memorabili e vivide dell’Art Nouveau in Italia. Direi quindi che il personaggio principale del libro è proprio la Torino dell’Esposizione, una città liberty, agli albori di una nuova epoca, quando i tram a cavalli sono stati da poco sostituiti da quelli elettrici e l’illuminazione a gas sta per essere completamente soppiantata da quella elettrica.
Oltre al fascino di quella città liberty tra le motivazione esterne e culturali che mi hanno spinto a scrivere il romanzo, c’è anche l’interesse per la figura di Enrico Thovez, che come ho detto è il modello del protagonista. Enrico. A Thovez, a questa eccentrica attraente figura di saggista e uomo di cultura, ho dedicato negli anni precedenti vari saggi che cercavano di metterne in luce diversi aspetti della personalità (tre saggi li riunirò anni dopo in Da Palazzo Madama al Valentino, Torino e Gozzano, nel 2000). Ma per Thovez ho provato anche un interesse psicologico e umano, e quindi ho voluto farne il protagonista (meglio: un modello del protagonista) di questo romanzo.

Informazioni aggiuntive

Titolo

UN’EDUCAZIONE TORINESE

Edizioni

L’Arciere, Cuneo 1987, pp. 95

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